Quel giorno/La via da seguire

La via da seguire

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La famiglia La nobiltà del lavoro
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IX.


La via da seguire.


Perché tu possa sicuramente avere nel mondo il posto che ti spetta diventando l’artefice intelligente del tuo benessere, ti devi istruire: sarai così in grado di far fronte ai bisogni della tua professione, dei tuo mestiere e potrai migliorare la tua posizione sociale ed educare la tua mente. Se continuerai a coltivare il tuo spirito e il tuo intelletto frequentando scuole serali, studiando da te stesso, proverai una delle maggiori soddisfazioni che possano allietare l’animo umano perchè arriverai a conoscere il pensiero degli altri, a profitto del tuo e non dipenderai da nessuno per gustare un buon libro, per scrivere una lettera, per fare un conto: ti sentirai più forte ed un senso di fierezza non mai prima conosciuta ti darà una onesta baldanza nel trattare i tuoi affari nei quali potrai essere difficilmente ingannato, come pure nel discutere coi tuoi compagni.

Non trascurare quindi le occasioni per istruirti né ti trattenga una mala intesa vergogna: se hai dubbi da risolvere, spiegazioni da chiedere rivolgiti a quelli che sono stati i tuoi ufficiali ed avrai la parola che ti persuaderà e ti farà soddisfatto.

Potrai a questo punto capire l’importanza di un consiglio che ti sarà stato dato molte volte, ma che avrai preso sempre alla leggera: parlo della necessità del risparmio.

Il risparmiare non è taccagneria ma virtù prudenziale che dà in seguito i suoi buoni frutti, perché con poco sacrificio, nei tempi prosperi prepara i mezzi per poter godere di una più comoda vecchiaia: inoltre il risparmiare, senza che tu te ne sia accorto, ti fa trovare sotto mano un gruzzoletto col quale ti sarà più [p. 19 modifica]agevole far fronte all’imprevisto di una malattia, di un rovescio, alle improvvise necessità di un buon affare: chi si dà ai godimenti sregolatamente, spende in piaceri tutto quanto guadagna, si prepara tristi giorni.

Ciò non vuol dire che se disponi di qualche somma tu debba accumularla nella calza nascosta sotto il pagliericcio come hai visto fare coi marenghi del nonno: puoi impiegare il denaro non speculando, ma anche se si tratta di somma modesta depositandola presso Banche note, presso Casse postali, investendola in forma sicura e di certo rendimento perché la moneta ha soprattutto valore se circola, se passa da una mano all’altra, se porta il benefìcio ai commerci ed alle industrie, perché allora diventa strumento di scambio e di produzione, diffonde la ricchezza su un numero maggiore di persone ed aumenta il benessere generale. Il danaro che sta nei forzieri dei privati e si ritira dal mercato pubblico, è causa di impoverimento per il paese.

Se all’inizio nel riprendere la tua vita, qualche difficoltà ti si presenta e non sufficiente sarà o sarà stata l’indennità di congedo, ricordati che l'Opera Nazionale dei combattenti della quale ti hanno parlato nel darti la polizza, dovrà pensare a pagarti le 1000 lire sulla polizza di assicurazione, se vorrai garantire la tua condizione economica rendendo più intenso e produttivo il lavoro.

La qualità di combattente per questo solo non dà diritto ad essere mantenuto dal pubblico e privato danaro, nè questo può essere da te voluto perchè ripugnerebbe alla tua onestà e alla tua coscienza il vivere alle spalle degli altri senza far nulla, a te che hai sempre lavorato e al quale la vita in pace e in guerra ha insegnato il miglior aiuto che ti possa giovare in qualsiasi contingenza è quello delle tue braccia e del tuo cervello: aiutati se vuoi essere aiutato perchè tutti gli enti ed istituti di assistenza, sono pronti a dare la mano solo a chi stende la propria e domanda di essere [p. 20 modifica]sorretto nei primi passi, ma ha poi tanta dignità e punto d’onore da voler progredire indipendentemente sul cammino della vita e del lavoro, convinto che il pane più saporoso è quello non mendicato, ma guadagnato faticando liberamente e liberamente lavorando.