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agevole far fronte all’imprevisto di una malattia, di un rovescio, alle improvvise necessità di un buon affare: chi si dà ai godimenti sregolatamente, spende in piaceri tutto quanto guadagna, si prepara tristi giorni.
Ciò non vuol dire che se disponi di qualche somma tu debba accumularla nella calza nascosta sotto il pagliericcio come hai visto fare coi marenghi del nonno: puoi impiegare il denaro non speculando, ma anche se si tratta di somma modesta depositandola presso Banche note, presso Casse postali, investendola in forma sicura e di certo rendimento perchè la moneta ha soprattutto valore se circola, se passa da una mano all’altra, se porta il benefìcio ai commerci ed alle industrie, perchè allora diventa strumento di scambio e di produzione, diffonde la ricchezza su un numero maggiore di persone ed aumenta il benessere generale. Il danaro che sta nei forzieri dei privati e si ritira dal mercato pubblico, è causa di impoverimento per il paese.
Se all’inizio nel riprendere la tua vita, qualche difficoltà ti si presenta e non sufficiente sarà o sarà stata l’indennità di congedo, ricordati che l’Opera Nazionale dei combattenti della quale ti hanno parlato nel darti la polizza, dovrà pensare a pagarti le 1000 lire sulla polizza di assicurazione, se vorrai garantire la tua condizione economica rendendo più intenso e produttivo il lavoro.
La qualità di combattente per questo solo non dà diritto ad essere mantenuto dal pubblico e privato danaro, nè questo può essere da te voluto perchè ripugnerebbe alla tua onestà e alla tua coscienza il vivere alle spalle degli altri senza far nulla, a te che hai sempre lavorato e al quale la vita in pace e in guerra ha insegnato il miglior aiuto che ti possa giovare in qualsiasi contingenza è quello delle tue braccia e del tuo cervello: aiutati se vuoi essere aiutato perchè tutti gli enti ed istituti di assistenza, sono pronti a dare la mano solo a chi stende la propria e domanda di essere