Quel giorno/Appendice (ciò che devi sapere)

Appendice (ciò che devi sapere)

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Appendice (ciò che devi sapere)
Il mondo risorge
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APPENDICE

(CIÒ CHE DEVI SAPERE).


La rinuncia alla libertà personale, agli averi, agli affetti, della vita, fatta alla Patria e per la Patria non si compensa, non si paga: sarebbe tolta tutta la bellezza ideale e il fatto perderebbe quella sua alta significazione morale che lo rende degno di plauso e di devota ammirazione e lo fa additare come esempio fulgido di disinteresse e di sacrificio.

Ma è anche giusto e bello che si cerchi il modo di manifestare in forma tangibile la riconoscenza della Patria, cioè dei cittadini, al combattente: ed ecco il perché e la ragione delle varie provvidenze predisposte a favore di chi torna, lasciato il servizio militare, alla vita borghese.


Indennità di congedo.


Secondo il periodo di servizio militare prestato, è diritto del congedando il percepire una indennità proporzionale di congedo che deve essere pagata o dai Corpi all'atto di invio in congedo, o dai Depositi e dai Distretti secondo le categorie, per quei militari il cui congedo sia intervenuto mentre si trovano in licenza illimitata.


Pacco vestiario.


Agli stessi militari spetta il pacco vestiario cioè un taglio d'abito, fodera e cappello: per averlo bisogna dirigersi a quei Depositi che in ogni città sono stati incaricati di questa distribuzione. Bisogna presentare il foglio di congedo. [p. 26 modifica]

Sussidio alle famiglie.


Per le famiglie dei militari inviati in licenza illimitata o in congedo, è mantenuto il sussidio fino a novanta giorni dalla data del ritorno del militare interessato.

In ogni Comune sono stabiliti uffici di collocamento: bisogna iscriversi se non si è trovato lavoro, per avere diritto al sussidio di disoccupazione involontaria.


Per chi va all'estero.


I militari inviati in licenza illimitata o in congedo e devono raggiungere la loro famiglia all’estero hanno diritto all’indennità giornaliera di L. 5 per ogni giorno di viaggio necessario a raggiungere la loro sede: La somma deve essere pagata dai Corpi che provvedono al licenziamento o dai Distretti o Depositi dai quali il militare deve dipendere per regolarizzare i documenti necessari per varcare il confine.


Polizze di assicurazione.


Il soldato che si è trovato nelle condizioni di cui in appresso, ha diritto ad avere con sè andando in congedo, le polizze di assicurazione gratuita. Se non le ha avute deve richiederle al Corpo al quale apparteneva a mezzo del Deposito e del Distretto competente.

a) ha diritto alle polizze di assicurazione gratuite, il mutilato o inabile di guerra o le famiglie dei caduti in combattimento in relazione a fatti di guerra svoltisi anche prima del i° gennaio 1918;

b) ha invece diritto alla polizza di assicurazione gratuita, il militare di truppa che dal i° gennaio 1918 in poi si sia trovato in reparto combattente partecipante ad azioni di guerra o in servizio direttamente [p. 27 modifica]inerente alle azioni stesse e che quindi per le sue mansioni siano stati esposti ad offese di armi belliche;

Il diritto si è acquistato dal momento di attuazione dell’ordine di partecipare alle azioni o compiere servizi;

c) le polizze sono due: una di L. 500, l’altra di L. i000 se si tratti di caporali o soldati: due polizze di L. i000 per i sottufficiali;

d) se il combattente è caduto in battaglia od è morto per ferite riportate in combattimento o per causa di malattia dovuta al servizio di guerra vengono versate L. 500 o L. i000 a seconda del grado agli eredi legittimi o alle altre persone che il combattente abbia designate nella polizza, ma questo pagamento non pregiudica, il diritto alla liquidazione della pensione privilegiata di guerra, cioè non toglie la pensione alla vedova o agli orfani od a chiunque altri abbia diritto;

e) se la morte avvenga durante un fatto d’armi e non per causa diretta della guerra, causa che non dia il diritto a pensione privilegiata devono essere pagate L. i000 una volta tanto;

f) se il combattente provi di volere garantire o migliorare la sua condizione economica rendendo più intenso e produttivo il lavoro e voglia acquistare terreni, macchine agricole, industriali, arnesi, utensili, potrà convertire la sua polizza in L. i000 entro tre mesi dalla sua smobilitazione, termine che si augura venga abbreviato. Incaricata elei pagamento è l’Opera Nazionale dei Combattenti;

g) se il militare che ne aveva diritto, è morto prima di avere la polizza, il diritto non si perde, ma passa agli eredi che dando gli elementi opportuni potranno richiederla all’Istituto Nazionale delle Assicurazioni in Roma;

h) se si è perduta la polizza, bisogna darne avviso al proprio Deposito e all’Istituto Nazionale delle Assicurazioni. — Essendo sotto le armi al proprio Comandante; [p. 28 modifica]        i) in caso di suicidio la polizza è annullata;

l) le domande di liquidazione per morte, sono dirette all’Istituto Nazionale delle Assicurazioni in Roma;

m) se manca la designazione del beneficiario che si può cambiare, hanno diritto di esigere la polizza gli eredi legittimi, dei militari morti, secondo le norme ordinarie del codice civile.


Successioni.


Sono stabilite esenzioni e facilitazioni fiscali per la successioni dei militari caduti in guerra.

Per il peculio castrense è stabilito quanto segue:

Gli eredi dei militari e degli altri individui addetti all’esercito in campagna, morti in guerra o per causa di ferita o malattia riportata in guerra e a causa della guerra, entro i 12 mesi susseguenti alla morte, saranno ammessi in esenzione da denunzia e dal pagamento della tassa di successione, nel possesso delle somme e dei valori, degli oggetti di pertinenza dei defunti, rimasti presso l'Amministrazione militare, nonché dell'importo delle competenze ed assegni personali dovuti dalla detta Amministrazione da quelle civili, da quelle pubbliche.

Gli eredi potranno delegare uno solo di essi od una terza persona a ricevere in consegna tutte le somme, oggetti, valori, mediante una dichiarazione in carta libera da rilasciarsi avanti al Sindaco ed al notaio alla presenza di due testimoni.

Pensioni.


Sono di due specie: dirette ed indirette.

Sono pensioni dirette quelle che competono direttamente ai militari inabilitati al lavoro per causa di servizio. [p. 29 modifica]Per poter invocare la pensione bisogna essere in congedo assoluto e la somma viene liquidata proporzionalmente al grado ed alla importanza della infermità. Oltre alla pensione il militare invalido che abbia bisogno dell’assistenza di altre persone ha diritto ad un assegno speciale annuo che varia dal L. i50 alle L. 300.

Alle famiglie dei militari morti per causa di servizio spettano invece le pensioni indirette: devono di mostrare per poter ottener la liquidazione, che il militare era loro principale sostegno e che la morte avvenne per causa di servizio. Durante lo svolgimento delle pratiche sono concessi acconti che vengono detratti dalla liquidazione finale.

Le pensioni privilegiate non possono essere cedute nè sequestrate.

Bisogna inviare domanda in carta libera all’Ufficio Provinciale per le pensioni di guerra istituito in ogni capoluogo di provincia. Contro le decisioni negative o insufficienti, si ricorre entro novanta giorni dalla notifica della deliberazione sfavorevole, alle Sezioni Unite della Corte dei Conti in Roma.

Per queste pratiche si può richiedere l'assistenza del Consorzio Laziale dei Lavoratori della Terra in Roma, Piazza S. Marco i7, che gratuitamente si presta e compie il suo lavoro con molta serietà.



Questi non sono che i più utili e sommari cenni di quanto è stato disposto a favore dei combattenti che tornano alla vita civile: vi sono altre norme completanti le esposte e riguardanti i varii casi. Per avere più precise notizie bisogna rivolgersi ai Segretari Comunali e Provinciali delle Opere Federate, ai Segretari dei Comuni, ai Comitati di assistenza per i bisogni della pace, ai singoli Comitati professionali e di [p. 30 modifica]mestiere, alle Associazioni dei combattenti che vanno sorgendo per ogni dove.

Questo rappresenta per sommi capi ciò che è stato disposto per sostenerti nei primi passi della vita nuova, per venirti direttamente in aiuto ad affrontare e superare le difficoltà materiali.


Diritto di voto.


Ma moralmente ti è stata concessa una grande soddisfazione, nobilissimo premio della tua opera di cittadino e di soldato riconoscendoti degno, indipendentemente da ogni altro requisito di età o di coltura, ma per il solo fatto di essere stato combattente nella guerra d’Italia, di partecipare alla vita politica del tuo paese conferendoti il diritto di voto.

Se hai prestato servizio nell'esercito o nella marina, smobilitato sei iscritto di diritto nelle liste elettorali.



Ed ora a te stesso, cogli auguri che tu abbia nella vita le soddisfazioni che meriti, e che la fortuna assista la tua famiglia.