Poesie italiane/A sua eccellenza Giustiniana Gradenigo Delfino
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Giuseppe Torelli - Poesie italiane (1795)
A sua eccellenza Giustiniana Gradenigo delfino nella guarigione dell'unico suo figliuolo
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a sua eccellenza
giustiniana gradenigo delfino
nella guarigione
dell’unico suo figliuolo
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Quando l’alma gentile e peregrina
Che fa de i pregi suoi sì rara mostra,
Scese dal cielo in questa oscura chiostra,
4Per far de gli altrui cor dolce rapina;
Deh qual albergo il fato or mi destina!
Quanto men bel de l’altro a me si mostra!
Forma non vegg’io qui pari a la nostra,
8Che tanta parte ha in sè de la divina.
Così diss’ella; e disdegnosa e mesta,
Qual chi è corso al suo peggio, e sì sel vede,
11Sempre ebbe a sdegno la mortal sua vesta.
E già la squarcia, e colassù sen riede;
Se non che in veder voi, Donna, s’arresta;
14Ch’un de gli angiol celesti esser vi crede.