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a sua eccellenza

giustiniana gradenigo delfino

nella guarigione

dell’unico suo figliuolo


*


Quando l’alma gentile e peregrina
Che fa de i pregi suoi sì rara mostra,
Scese dal cielo in questa oscura chiostra,
4Per far de gli altrui cor dolce rapina;

     Deh qual albergo il fato or mi destina!
Quanto men bel de l’altro a me si mostra!
Forma non vegg’io qui pari a la nostra,
8Che tanta parte ha in sè de la divina.

     Così diss’ella; e disdegnosa e mesta,
Qual chi è corso al suo peggio, e sì sel vede,
11Sempre ebbe a sdegno la mortal sua vesta.

     E già la squarcia, e colassù sen riede;
Se non che in veder voi, Donna, s’arresta;
14Ch’un de gli angiol celesti esser vi crede.