Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi/Per le nozze del marchese Belcredi di Pavia colla marchesa Rosales di Milano
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PER LE NOZZE
DEL MARCHESE
BELCREDI DI PAVIA
COLLA MARCHESA
ROSALES DI MILANO
CANZONE
Non vidi alcun mai sciogliere
Impavido dal lido,
Ed al ridente credersi
4D’amor pelago infido,
Che io non tremassi al rischio
Ch’ad affrontare ei giva,
E non gridassi arrestati
8Deh! non lasciar la riva;
Quel mar che lusinghevole
T’alletta in un momento,
Chiara la sua perfidia
12Faratti e il tradimento.
Mira deh quanti nuotano
Legni sull’acque infranti,
Che il duro esizio additano
16Di troppo incauti amanti
Ma s’or m’odi festevole
Mandar voci gioconde
A te, Signor, che intrepido
20Prendi a solcar quell’onde,
Del tuo cammin propizio
Troppo io son certa, a’ miei
Carmi gli augurj arridono
24Più dilettosi e bei.
Colei che vivo incendio
Seppe destarti in petto,
Colei cui d’aureo laccio
28T’ha Imene avvinto e stretto,
Dolce ti affida, il tenero
Parla suo guardo, e dice:
Quanto nel tuo vïaggio
32Esser tu dei felice.
I lumi suoi promettono
Un’aura ognor seconda,
11 Ciel sereno e placido,
36E mansueta l’onda.
Tu di sì cara amabile
Fida compagna al fianco
Salpa d’amor l’Oceano
40Corri pur lieto e franco.
Dal porto intanto i fervidi
Miei voti a te verranno
E del tuo corso il premio
44Dal cielo affretteranno.
Terre lontane e barbare
Volga con prora ardita
Altri a cercar se voglia
48Di gemme o d’or lo invita
Tu senza errar di torbide
Procelle infra gli orrori
Oh quai più ricchi e nobili
52Riporterai tesori!
Nocchier beato! il celebre
Tu invidïar non puoi
Legno che in mar dal Pelio
56Spinser gli Argivi Eroi,
Quando a rapir volarono
Il vello aurato, ahi quanto
Funesti a Coleo, ed orrida
60Lunga cagion di pianto!
Ne può destarti invidia
Il vincitor Naviglio
Che riportò di Semele
64Dall’Inde arene il Figlio,
E che di Nasso inospite
Sui lidi avventurato
Lo scorse della Gnossia
68Donna tradita allato.
Cessò Arïanna i gemiti
In braccio al giovili Dio,
E del fugace Teseo
72Bebbe un eterno obblìo.