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Nocchier beato! il celebre
     Tu invidïar non puoi
     Legno che in mar dal Pelio
     56Spinser gli Argivi Eroi,

Quando a rapir volarono
     Il vello aurato, ahi quanto
     Funesti a Coleo, ed orrida
     60Lunga cagion di pianto!

Ne può destarti invidia
     Il vincitor Naviglio
     Che riportò di Semele
     64Dall’Inde arene il Figlio,

E che di Nasso inospite
     Sui lidi avventurato
     Lo scorse della Gnossia
     68Donna tradita allato.

Cessò Arïanna i gemiti
     In braccio al giovili Dio,
     E del fugace Teseo
     72Bebbe un eterno obblìo.