Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/XXI

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Comodi proprî e segreti ridotti,
fizzion coperte e ’l farsi bello in piazza
e chi me’ vi gusmina e vi scacazza
reformeran questi nuovi rimbotti.

Sarà che Idio vorrà, gli altri son motti;
e chi più nel metallo si diguazza
non sa s’ella fia natta o pur codazza,
s’a nuovo tempo i patti ci fien rotti.

Il caso è dubbio e i pareri istrani;
d’assai pompe resulta poco effetto.
Così il tempo vi fugge tra le mani.

Chi vi vegghia interrompe, io ve l’ho detto,
ogni vostro disegno, e sciolto ha i cani
per isbucarla infine a suo dispetto.

Sicché fate concetto
di condur tal disegno che rïesca,
e tenda in ispaniato chi v’aesca.