Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/LXXXIII

LXXXIII

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Sia noto a tutti e manifesto appaia,
massime a chi si tien più preminente,
ch’alfin ci troveren, restivi a mente,
tutti a capo scoperto in sulla ghiaia.

Né ritener si può questa pescaia,
perché giusto giudizio nol consente
ed e più maliziosi, assai sovente,
son giunti al primo balzo alla callaia.

Sì ch’andiam pur cogliendo i fichi in vetta,
ghiribizzando e ruzzando in cavezza,
smarrendoci fra via torta e ’ndiretta.

La straccurata mente, che s’avezza
pascere i sensi e quel che più diletta,
non crede insin che ’l collo si scavezza.

Poi, come pesci a rezza,
boccheggiando n’andiam languidi e infermi:
perdesi l’alma, e ’l corpo ésca de’ vermi.