Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/LXXXII
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Francesco d'Altobianco Alberti - Poesie (XV secolo)
LXXXII
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Ritto e rovescio el fodero intarlato
della vezzosa e dolze Nastasìa
per tutto manifesto si scorgia
Ferrara e ’l Mantovan tutto anebiato,
Cotron, Salluzzo e quel di Monferrato
con tutta quanta lor genologia,
e ciò che ’l soldan tiene in Tarteria
e ’l Vecchio Testamento e ’l Nuovo allato.
Eranvi le ricchezze di Sicheo,
el cuoio di Birsa, che condusse il cerchio
ch’a’ Roman poi fu sì acerbo e reo.
Eravi Gionas, chiuso nel coperchio
del pesce ceto, e Giuda Maccabeo,
che vendicò de’ Filistei il soverchio.
Su gli orli era Monterchio
col trullo culiseo termini e botte
e lei entròvi attratta colle gotte.