Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/LXXI

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LXX LXXII

 
O vivo fonte, ove giunta si sazia
l’alma ispirata da quel vero lume
che rinova nel cor vita e costume,
onde Samaritana ebbe la grazia,

preserva me da chi mi vegghia e strazia
in questo tempestoso e cupo fiume,
donde chi sanza te d’uscir presume
più si sommerge in sua onta e disgrazia!

Soccorri adunque e più di me t’incresca
quanto più il dubbio cresce e ’l fin s’apressa
e ’l mie aversaro ognor più lacci ’nvesca!

Cognosco ben ch’a sì giusta promessa
quanto l’offesa e ’l mal più si rinfresca,
tanto è più tua clemenza manifesta.

Né conviensi a chi manca di promessa
ch’a lui s’oservi, e quel che ne riesca
cognosco; e questo è quel che mi molesta.