Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/LXXII

LXXII

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LXXI LXXIII

 
E’ c’è pasto da gufi e barbagianni,
puzzole di stagion vizze e stizzose,
ischiancerie intarlate, unte e lezzose,
c’hanno anco ripostigli d’ottanta anni,

gualdane e gozzoviglie d’Alamanni,
trombette e caroane fastidiose,
gabbie da pazzi e trappole ritrose,
c’hanno nello scoccar sinestri inganni,

cumul d’errore e ripien di bugie,
concetti fermi a gare, onte e dispetti,
conclusïon al sempre esser restie,

di gelosie albergo e di sospetti,
inframessi d’ingiurie e villanie,
con larghi ispazi a vie piggiori effetti,

segaci e malcommetti
ch’ambizione e perfidia han per ristoro,
e non ha fondo la miseria loro.