Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/LXX

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LXIX LXXI

 
O sommo Giove, a cui nulla s’occulta
d’opra qualunque o concetto mortale,
e che l’alma produtta razionale
distinta sia dalla bestiale e istulta,

non gusti come questa inetta e inculta
generazion crudel, quanto più sale,
più si sconosce e men s’ oserva o vale,
se non quel che ’n piggior sempre resulta?

Apri gli orecchi e muoviti a pietate
dei tuoi, s’alcun ce n’è c’ha giusti prieghi
già tanto isparti a lor onta e disprezzo;

ché, se pronto non drizzi i torti pieghi,
trasanderanno in tante iniquitate
ch’andar ci veggo in fascio a pezzo a pezzo.