Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/LXVII

LXVII

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Odi tu? non dir poi: «Così va ella».
Troppo tedio ho, sì m’infracidi e secchi,
ma a sazievol lingua chiusi orecchi.

Io sono pur tua, se pel ver si ragiona;
questo né to’, né dà, né altro aspetta
fuor che la grazia tua semplicemente.

Semplice è quel che ’l suo offera e dona
a chi poco lo stima o non lo accetta,
poi che spender lo può più utilmente.

Che ’l satollo al digiun sia mal credente,
questo fu sempre, insin che s’aparecchi
che ’l tempo lo ragguagli anzi che ’nvecchi.