Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/CXXXV

CXXXV

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Quanto la ’mpetüosa e più nimica,
più costante altrettanto esser si vòle,
ché, se nei casi aversi altri si dole,
altro bisogna a cessar la fatica.

Sottoposto è ciascuno alla mendica
e sue rivolte, ché sovente sòle
sormontar chi è basso; e quanto vòle
lo sa disporre, o dolze e cara amica.

Però vi priego: e come far solete
negli altri casi aversi, altressì in questo
dimostriate il franco animo che avete

ed a’ ripari abbiate l’occhio desto,
comandandomi ognor come potete,
ch’a l’ubidirvi sempre sarò presto.