Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/CXXXIV

CXXXIV

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CXXXIII CXXXV

 
Non più di me già sotto sole o luna
fedel si vide amante o servitore,
e non più che da me con puro core
mai fu seguita in terra donna alcuna.

Né credo che rinascer ne possa una
che tal noia o travaglio o tal dolore
dessi a chi l’ama e coll’alma e col core,
come fa questa, in cui tutto s’aduna:

leggiadria, gentilezza, alto costume,
modesto incesso, aspetto signorile
ed occhi accesi di celeste lume

ed ogni altro atto suo vago e gentile,
e spande di vertù copioso fiume;
ma bene è ver che non è troppo umìle.