Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/CXLIX

CXLIX

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CXLVIII CL

 
Io son pur fuor di rimorchi e di noia
e d’avocati e di proccuratori
e di parabolani e ciurmadori,
lusinghier pravi e colmi d’ogni soia.

E son fuor del gittar via la mie noia
e di pregar con pianti e con dolori
e son fuor di sospiri e di sudori
e di notai, ché lor untolo scuoia.

Né più, grazia di Dio, per me si sale
le scale della eccelsa signoria,
pintovi da gracchiole e da cicale.

D’ingrati e di superbi e mascalcia
mi veggo fuori e rio uom naturale,
che vendon frasche e spendon la bugia.

Ma, per la fede mia,
da poi ch’i’ ho questa fortuna corsa,
farò per non tornarvi a calci e morsa.