Poesie (Eminescu)/XLIII. Non mi comprendi
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | XLII. Per la medesima stradetta | XLIV. Ogni qualvolta, o amore | ► |
XLIII.
NON MI COMPRENDI....
Davanti agli occhi miei or nulla è di maggior pregio,
che il mistero, in cui consiste la tua grazia,
poi che per qual mai altro miracolo, se non per te,
scialacquerei un tesoro di pensieri sereni
5in fole e in cosucce, parole intarsiando
nella cui vana armonia chiudere il tuo incanto,
nelle cui vive immagini cesellare il mio sogno,
e impedir la dolce larva di perdersi nell’ombra?
· | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · |
10di tutti i suoi dolori ti foggia un ornamento,
e che bianca qual marmo davanti mi risorgi,
anch’oggi che l’occhio tuo risplende tutto all’intorno
annebbiandomi la vista sì ch’io non posso ancora
discerner quali abissi nasconda la lor notte profonda,
15anch’oggi che il mio amore è divenuto puro
come l'incanto che tutta t’avvolge,
come l’eterna sete che a vicenda hanno
la luce delle tenebre e il marmo dello scalpello,
oggi che il mio desiderio è cosi profondo e santo
20come non ce n’è altri, nè in cielo nè in terra,
poi ch’è amore di tutto quanto è in te:
sorriso, tempesta, bene e male;
anch’oggi che sei per me l’enigma della mia vita,
anch’oggi le tue parole mostrano che non mi comprendi!