Poesie (Carrer)/Odi/Odi varie/Rimembranza e presagio
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RIMEMBRANZA E PRESAGIO.
Heu mihi, quia incolatus meus prolungatus est! habitavi cum habi-tantibus Cedar. Multum incola fuit anima mea. |
Ps. CXIX.
Fui felice e saggio anch’io,
Dove e quando dir non so;
Steso è il velo dell’obblio
4Sull’etade che passò.
Forse fui felice e saggio
Sotto il cielo borëal,
Ove il sole ha scarso il raggio,
8E la notte al dì preval?
Sul gelato Boristéne,
Nei deserti d’Astracán,
O tra gli orsi e le balene
12Del finlandico ocëán?
Nell’aduste sabbie ircane,
Ove il lesto masnadier
A predar le caravane
16Sprona l’arabo destrier?
Ove alberga il popol nero,
Che di piume avvolge il crin,
E profumano il sentiero
20Cinnamomo e belgiuin?
Nei boschetti di Soria,
Tra i serragli dei sofì,
Nell’amena Circassia,
24Ove nascono le Urrì?
Presso l’antro Dodoneo
Del futuro scopritor,
Lungo i lidi dell’Egeo
28Di cent’isole signor?
O dei campi siciliani
Nella fertile beltà,
Ove fumano i vulcani
32E sgomentan le città?
Nella terra avventurata
Che Colombo indovinò,
Sulle rive della Plata
36O del barbaro Orenò?
All’età dei voti parchi
E dei candidi pensier,
Quando furo i Patrïarchi
40Magi, principi, e guerrier,
E su quattro monde pietre
Cadde vittima l’agnel,
E fur sacre a Dio le cetre
44Del belligero Isräel?
Quando Grecia lauri ottenne
E dell’arti i primi onor,
E vassalla a dettar venne
48Leggi al fero vincitor?
Poichè un solo in ceppi avvinse
L’universo prigionier,
E regnando cauto estinse
52La memoria del guerrier?
Quando barbare masnade
Giù dell’alpe divallâr
E de’ numi la cittade
56Di crüenta orma stampâr?
Od allor che i duchi felli,
Cinti d’armi e di terror,
Dai turrigeri castelli
60Teser lacci al vïator?
Quando un patto sanguinoso
Strinser l’itale città,
E nemiche di riposo
64Ebber dura libertà?
Poichè amore i petti schiuse
E spuntâr più lieti dì,
E il linguaggio delle Muse
68L’universo aggentilì?
Quando i Medici corone
All’ingegno dispensâr,
E all’invito di Lëone
72L’arti sursero a regnar?
Non so dove, non so quando,
Fui felice e saggio un dì;
Da quel loco io vivo in bando,
76Quell’età da me fuggì.
Terra incognita e felice,
A te vola il mio pensier;
Una voce al cor mi dice
80Ch’io ti deggio riveder.
Troppo lunghe e gravi offese
Sopportai da te lontan
Un’etade invan ti chiese,
84Non ti chieda un’altra invan.