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Odi varie - Per laurea in medicina di giovine assai bene avviato nelle lettere

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Luigi Carrer - Poesie (XIX secolo)
Odi varie - Per laurea in medicina di giovine assai bene avviato nelle lettere
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PER LAUREA IN MEDICINA

DI GIOVINE ASSAI BENE AVVIATO NELLE LETTERE.

Come falco che rota
     Irrequieto l’ale
     Finchè la preda aggiunga,
     O come si dilunga
     Ratto da corda strale
     6Finchè il segno percota:

L’estro, che mal si finge
     Da chi fa servi al fasto
     I carmi e alla fortuna,
     E, con lode importuna,
     Un cor di vizii guasto
     12A celebrar s’accinge;

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L’estro, che da sorgente
     Alta illibata move,
     Nell’alma incerto ondeggia,
     Fino a che sorger veggia
     Inclito tema, dove
     18Quetar gli si consente.

Allor dal cor si parte,
     Ov’ebbe stanza ignoto,
     E splende all’intelletto
     Tutto nel posto obbietto:
     S’appunta, e, a farsi noto,
     24Consorte invoca l’arte.

Io pur, se non mentisce
     Interno moto, io sento
     L’estro che in me si desta:
     La sacra fiamma è questa,
     Che in me spira ardimento,
     30Ed alto mi rapisce.

Ti seguo, o Giovin prode,
     at Che pel sentier d’onore
     Orme secure imprimi:
     A te dagli anni primi
     Fruttár l’arti canore
     36Bella mercè di lode.

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Poi, de’ fugaci suoni
     Saziato e non pago,
     Pei spaziosi campi
     Di sapienza stampi
     Orme più salde, vago
     42Di farti utile a’ buoni.

Nè già tua mente, volta
     Al Ver, spregiò la bella
     Arte, tua prima cura;
     Come fa turba oscura
     Che invan dotta s’appella,
     48E meglio è dirla stolta.

Però gli alti secreti
     Che a te Natura scopra,
     Per guisa altrui palesi
     Farai, che siano intesi;
     E a molti starai sopra
     54Sapienti indiscreti.

Fin quando il Ver di spini
     Irto, e di nebbia involto,
     Sbigottirà il pensiero?
     E quando fia che il Vero
     Suoi mostri impressi in volto
     60Caratteri divini?

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A te questa preghiera
     Porgo, o Garzone, il giorno
     Che dai seggi eminenti
     Riedi ai cari parenti,
     Di lauro il crine adorno,
     66Fuor dell’ignobil schiera.

Filippo, a cui si serba
     Pura gioia compiuta,
     Nel filiale serto
     Vedi premio al tuo merto;
     E tua virtù canuta
     72Farsi nel figlio acerba.