Poi, de’ fugaci suoni
Saziato e non pago,
Pei spaziosi campi
Di sapienza stampi
Orme più salde, vago 42Di farti utile a’ buoni.
Nè già tua mente, volta
Al Ver, spregiò la bella
Arte, tua prima cura;
Come fa turba oscura
Che invan dotta s’appella, 48E meglio è dirla stolta.
Però gli alti secreti
Che a te Natura scopra,
Per guisa altrui palesi
Farai, che siano intesi;
E a molti starai sopra 54Sapienti indiscreti.
Fin quando il Ver di spini
Irto, e di nebbia involto,
Sbigottirà il pensiero?
E quando fia che il Vero
Suoi mostri impressi in volto 60Caratteri divini?