Poesie (Carrer)/Odi/Odi varie/Per l'estrazione di un bambino morto indi a poco

Odi varie - Per l'estrazione di un bambino morto indi a poco

../L'Avvenire ../Per laurea in medicina di giovine assai bene avviato nelle lettere IncludiIntestazione 1 maggio 2024 75% Da definire

Luigi Carrer - Poesie (XIX secolo)
Odi varie - Per l'estrazione di un bambino morto indi a poco
Odi varie - L'Avvenire Odi varie - Per laurea in medicina di giovine assai bene avviato nelle lettere
[p. 203 modifica]

PER L’ESTRAZIONE DI UN BAMBINO

MORTO INDI A POCO.

Però che nacqui ignoto nome al censo,
     Nė solcar seppi pellegrini mari,
     Io di virtude offrir posso agli altari
                         4Di soli carmi incenso.

Incenso immune dalla rea mistura
     De’ bassi affetti, ond’ha ghirlanda e lode
     Chi fe mendaci con beata frode
                         8Del par dritto e natura;

Mentre, venal poeta, la digiuna
     Labbia inunge ai conviti, e il premio ingozza
     Di sue ciance ribalde, in fra la sozza
                         12Greggia che il fasto aduna.

[p. 204 modifica]


O cara cetra, se negato il verso
     T’era, che i regni del dolor patenti
     Fece, e dei divi spiriti contenti
                         16Il giubilar diverso;

O quel che canta arme ed amori, ed opre
     Miracolose di cavalleria,
     Contro cui le sue lime indarno fia
                         20Ch’Invidia o Tempo adopre;

D’ingenui carmi donatrice avara do
     Da’ pochi amici miei sarai tu detta,
     Lode che sola mi lusinga e alletta,
                         24Sola che al cor mi è cara.

Da crudo morbo estenuata giace
     Sposa, a cui pesa omai di madre il nome:
     Tanto al depor delle sperate some
                         28Duol la preme tenace!

Altro dal duol che fu da Dio promesso
     Alla vetusta genitrice, allora
     Che le fronde tremar fe la sonora
                         32Voce nel bel recesso.

[p. 205 modifica]


Ahi! se più tarda era l’aita, io questi
     Fiori, che avvolgo a dotta fronte intorno,
     Offerti avrei nel lugubre soggiorno
                         36Sovra i marmi funesti.

Oh non sempre bugiarda, e all’uom fatale,
     Arte di Podalirio e Macaone!
     E Tu degno di canti e di corone
                         40Fisico egregio! Quale

Se Natura suoi dritti a lui fidasse,
     Ei del force tremendo armò la mano,
     Ed afferrò la reluttante invano
                         44Cara salma, e l’estrasse.

Che cor, madre, fu il tuo, quando sul core
     Ti scese il primo pueril vagito,
     E pullular nell’animo smarrito
                         48Sentisti un nuovo amore?

Oh santo amor di madre, onde diriva,
     Qual da fonte purissima celeste,
     L’assidua fiamma che natura investe,
                         52E l’universo avviva!

[p. 206 modifica]


Sconsigliato, ove corro? Ahi! non ancora
     Trattabile è la piaga, onde trafitto
     Fu il cor materno: abbia il dolor suo dritto,
                         56Dolor che l’alma onora.

Giorno verrà, che in più soave nota
     Madre ti canti: o indarno alla vezzosa
     Pupilla riede il brio, riede la rosa
                         60Di salute alla gota?

Non riede indarno: sulla cetra io sento
     Spuntar nova indistinta melodia;
     Odila, o Sposa, e a te presaga sia
                         64Di più felice evento.