L’estro, che da sorgente
Alta illibata move,
Nell’alma incerto ondeggia,
Fino a che sorger veggia
Inclito tema, dove 18Quetar gli si consente.
Allor dal cor si parte,
Ov’ebbe stanza ignoto,
E splende all’intelletto
Tutto nel posto obbietto:
S’appunta, e, a farsi noto, 24Consorte invoca l’arte.
Io pur, se non mentisce
Interno moto, io sento
L’estro che in me si desta:
La sacra fiamma è questa,
Che in me spira ardimento, 30Ed alto mi rapisce.
Ti seguo, o Giovin prode,
at Che pel sentier d’onore
Orme secure imprimi:
A te dagli anni primi
Fruttár l’arti canore 36Bella mercè di lode.