Poesie (Carrer)/Odi/Odi amorose/L'Esilio
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L’ESILIO.
Foreste altissime.
Torrenti cupi,
Ermi dirupi,
4V’aprite a me.
Sono tra gli nomini
Sazio di vivere,
Poichè tra gli uomini
8Spenta è la fè.
Un core ottenni
Mite e sincero,
Ma il fé severo
12La dura età.
E non divenni
Empio per poco,
Visio far gioco
16Della pietà.
Fanciulla tenera.
Che amai primiera.
Di’ tu qual era
20Quest’alma allor;
Se nata all’odio.
Nata all’insidie
Era quest’anima
24Calda d’amor.
Detto prudenza
Un vil delitto.
Forza che dritto
28Nomar si fa,
D’effetto senza
Tornar fe il voto
Del cor devoto
32Alla beltà.
In ampio vortice
Travolto errai.
Ma non cangiai
36Sensi e desir;
E il labbro ingenuo
Perenne origine
All’alma misera
40Fu di sospir.
Le aperte braccia
In dolce amplesso
Tornano abi! spesso
44Vote al mio sen;
O mi s’allaccia se
Di nodo infido
Chi sordo è al grido
48Che dal cor vien.
Deh! pria che spengasi
La poca luce
Che fin qui duce
52Fida mi fu;
E, la vittoria
Vista de’ perfidi,
Ceda al delirio
56La mia virtù:
Prima che l’alma
Cieca ed ingrata
Chi l’ha creata
60Osi negar;
E un’empia calma
Che a morte guida,
Il germe uccida
64D’ogni sperar,
Foreste altissime,
Torrenti cupi,
Ermi dirupi,
68V’aprite a me.
Chi stanco e squallido
A voi ricovera,
Non è colpevole,
72Crudo non è.
Tetto m’accolga,
Povero, oscuro,
Ove securo
76Condur miei dì;
Ove non sciolga
Labbro omicida
La voce infida
80Che mi tradì.
L’afflitto e l’esule
M’avrà fratello,
Se all’ermo ostello
84Mio ne verrà.
Securo ospizio
Nel mio tugurio,
E ingenue lagrime
88Ritroverà.
L’antro, la selva,
La rupe, il rio
Parlar di Dio
92Meglio mi può;
Meglio la belva,
Che l’uom feroce,
Sordo alla voce
96Di chi ’l creò.