Poesie (Carrer)/Odi/Odi amorose/L'Aurora
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L’AURORA.
Che mi chiedi, fanciulla innocente?
Che gli arcani del cor ti riveli,
E sommerga l’ignara tua mente
4In tempesta di foschi pensier?
Sull’estremo confine de’ cieli
Mira il sole che spunta sereno,
Ed invia sul tuo candido seno
8De’ suoi raggi il più puro, il primier.
Tutto è gioia per questa contrada
Odi ascoso cantar l’usignuolo,
Ve’ sui fiori brillar la rugiada;
12Cara Elvira, che lieto mattin!
Non lasciarmi sì misero e solo;
Un vestir non ti spiaccia negletto:
Basta un velo sul bianco tuo petto,
16Basta un fiore sul biondo tuo crin.
Non intendi il pallor del mio viso
Quando tutta s’allegra natura?
Ma del pari l’ingenuo tuo riso
20È mistero all’afflitto mio cor.
Per fuggir dalla squallida cura
Preste ha l’ali la giovane etate;
Segui, o cara, le larve dorate,
24Lascia i gravi consigli al dolor.
Verrà giorno, che l’ansie e i tumulti
D’una vita che fede non tiene
Destin moti ch’or dormono occulti
28Fra la pace del puro tuo sen.
Segui, o cara, le larve serene,
E la tenera mente consola;
Presto, ahi! presto il bel tempo s’invola,
32Il bel tempo che più non rivien.
Vita segue spiacevole e mesta
Al fuggir della florida etade,
E, a conforto dell’anima, resta
36La memoria del primo sognar;
Pari al suono dell’onda che cade
Fra i silenzii d’un’isola ignota,
Pari al canto di vecchio pilota
40Che rallegra la notte del mar.
L’ESILIO.
Foreste altissime.
Torrenti cupi,
Ermi dirupi,
4V’aprite a me.
Sono tra gli nomini
Sazio di vivere,
Poichè tra gli uomini
8Spenta è la fè.
Un core ottenni
Mite e sincero,
Ma il fé severo
12La dura età.
E non divenni
Empio per poco,
Visio far gioco
16Della pietà.