Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
( 142 ) |
L’AURORA.
Che mi chiedi, fanciulla innocente?
Che gli arcani del cor ti riveli,
E sommerga l’ignara tua mente
4In tempesta di foschi pensier?
Sull’estremo confine de’ cieli
Mira il sole che spunta sereno,
Ed invia sul tuo candido seno
8De’ suoi raggi il più puro, il primier.
Tutto è gioia per questa contrada
Odi ascoso cantar l’usignuolo,
Ve’ sui fiori brillar la rugiada;
12Cara Elvira, che lieto mattin!
Non lasciarmi sì misero e solo;
Un vestir non ti spiaccia negletto:
Basta un velo sul bianco tuo petto,
16Basta un fiore sul biondo tuo crin.