Poesie (Carrer)/Ballate/La Serenata
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LA SERENATA
L’acque del lago increspi
La molle aura odorosa,
Che fa sui verdi cespi
Ondoleggiar la rosa;
5Raggio di luna argenteo
Sia face al mio cammin.
In placida bonaccia
Del remo la percossa
Sola sentir si faccia
10All’anima commossa,
Che affretta co’ suoi palpiti
Del mio tragitto il fin.
Chi la magion diletta
Agli occhi miei contende?
15È quella! Ivi m’aspetta
Colei che il cor m’accende,
E forse tra sè mormora
Quanto il mio ben tardò!
Vedrò l’amabil volto,
20Udrò la sua favella;
E se gioir m’è tolto
Dalla crudel mia stella,
Dolci saran le lagrime
Che seco io verserò.
25Di lira un’armonia
Echeggia di lontano!
Della fanciulla mia
Sento la bianca mano,
Che sulle corde medita
30Canzon nota al mio cor.
Fansi più miti l’onde
Al suon di quella lira,
Fremon d’amor le sponde,
L’aura d’amor sospira:
35Scorra il battel più celere;
Odia gl’indugi amor.