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LA SERENATA


L’acque del lago increspi
     La molle aura odorosa,
     Che fa sui verdi cespi
     Ondoleggiar la rosa;
     5Raggio di luna argenteo
     Sia face al mio cammin.

In placida bonaccia
     Del remo la percossa
     Sola sentir si faccia
     10All’anima commossa,
     Che affretta co’ suoi palpiti
     Del mio tragitto il fin.

Chi la magion diletta
     Agli occhi miei contende?
     15È quella! Ivi m’aspetta
     Colei che il cor m’accende,
     E forse tra sè mormora
     Quanto il mio ben tardò!