Poesie (Carrer)/Ballate/Glicera
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Ballate - Il Sultano | Ballate - La Serenata | ► |
GLICERA.
Io ti chiedea le rose,
Fiore che invita al riso;
Tu a me porgi il narciso,
Ch’è fiore di dolor.
5T’intendo: non rispose
L’evento ai voti miei.
Mi lasci, eppur non sei
Men caro a questo cor.
La vita, a me sì rea,
10Fatta m’avresti lieta
Tocco un’infausta meta
Sul verde dell’età.
La mano, che dovea
Accompagnarmi all’ara,
15Sulla funerea bara
Il serto mi porrà.
Mi mormora vicino
Un suon sommesso e mesto.
Vi seguo! Eppur sì presto
20Io non credea morir.
Di nuovi fior lo spino
Ancor non si fe bianco,
La rondine non anco
S’è vista a noi redir.
25Gelido torpe il sangue,
Che tanto un tempo ardea;
Un languor segue, e crea
Novi pensieri in me.
Ma l’amor mio non langue;
30Anzi più vivo e forte,
Mentre mi tragge a morte,
Non mi rapisce a te.
Muoio fedel tu l’alma
Dischiudi a novo amore;
35Ma come amò il mio core
Non saprà un’altra amar.
E forse fra la calma
Della solinga sera,
Glicera, udrò, Glicera,
40Sul tumulo chiamar.