Poesie (Campanella, 1938)/Scelta di alcune poesie di Settimontano Squilla/61. Di se stesso
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Tommaso Campanella - Poesie (1622)
61. Di se stesso
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61
Di se stesso
Sciolto e legato, accompagnato e solo,
gridando cheto, il fiero stuol confondo:
folle all’occhio mortal del basso mondo,
saggio al Senno divin dell’alto polo.
Con vanni in terra oppressi al ciel men volo,
in mesta carne d’animo giocondo;
e, se talor m’abbassa il grave pondo,
l’ale pur m’alzan sopra il duro suolo.
La dubbia guerra fa le virtú cónte.
Breve è verso l’eterno ogn’altro tempo,
e nulla è piú leggier ch’un grato peso 1.
Porto dell’amor mio l’imago in fronte,
sicuro d’arrivar lieto per tempo, 2
ove io senza parlar sia sempre inteso.
1. Mira quante contraposizioni sono in questo sonetto!
2. In paradiso non si parla se non con l’intendenza. Vedi la Metafisica.