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106 | scelta di poesie filosofiche |
Ma voi la Bibbia e Daniel negate
per schifar questo: ch’è vostra costuma
coprirvi di menzogna e falsitate.
Qui legit, intelligat.
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Al carcere
Come va al centro ogni cosa pesante
dalla circonferenza, e come ancora
in bocca al mostro che poi la devora,
donnola incorre timente e scherzante,
cosí di gran scienza ognuno amante,
che audace passa dalla morta gora
al mar del vero, di cui s’innamora,
nel nostro ospizio alfin ferma le piante.
Ch’altri l’appella antro di Polifemo,
palazzo altri d’Atlante, e chi di Creta
il laberinto, e chi l’inferno estremo.
Ché qui non val favor, saper, né pièta,
io ti so dir; del resto, tutto tremo,
ch’è ròcca sacra a tirannia segreta.
È chiaro.
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Di se stesso
Sciolto e legato, accompagnato e solo,
gridando cheto, il fiero stuol confondo:
folle all’occhio mortal del basso mondo,
saggio al Senno divin dell’alto polo.