Picciola instabil macchia, ecco, vivente

Giuseppe Artale

XVII secolo Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura VI. La pulce Intestazione 12 agosto 2022 100% Da definire

Non per temprar l'altrui crescente ardore Tu ch'hai ne l'alba tua sera immatura
Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Artale
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VI

LA PULCE

     Picciola instabil macchia, ecco, vivente
in sen d’argento alimentare e grato,
e posa ove il Sol fisso è geminato
breve un’ombra palpabile e pungente.
     Lieve d’ebeno star fèra mordente
fra nevosi sentier veggio in agguato,
e un antipodo nero abbrevïato
d’un picciol mondo e quasi niente un ente.
     Pulce, volatil neo d’almo candore,
che indivisibil corpo hai per ischermo,
fatto etiopo un atomo d’amore;
     tu sei di questo cor lasso ed infermo
per far prolisso il duol, lungo il languore,
de’ perïodi miei punto non fermo.