Non per temprar l'altrui crescente ardore
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Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Artale
V
LA DONNA CON GLI OCCHIALI
Non per temprar l’altrui crescente ardore
sugli occhi usa costei nevi addensate,
ma per ferir da piú lontano un core
rinforza col cristal le luci amate.
Se co’ riflessi il Sol nutre il calore,
questa, per far piú fervide le occhiate,
l’oppon due vetri, acciò che ’l suo folgore
vibri, in vece di rai, vampe adirate.
Ella, quasi Archimede, arder noi vuole,
ché sa che cagionò fiamme e feretri
per dïafane vie passando il sole;
o i petti tutti acciò ferire impetri,
ed a gli strali suoi cor non s’invole,
vie piú scaltra d’Amor, benda ha di vetri.