Piano regolatore di Roma 1883 - Relazione/Quartiere al Borgo Flaminio

../Quartieri ai Prati di Castello

../Quartiere al Ghetto IncludiIntestazione 10 settembre 2021 100% Da definire

Quartieri ai Prati di Castello Quartiere al Ghetto

[p. 53 modifica]


Quartiere al Borgo Flaminio


Il Consiglio Comunale con antecedenti risoluzioni prese nella seduta del 12 aprile 1881 ordinò già, che all’uscire dalla Porta del Popolo si formasse un vasto piazzale; che da questo muovesse un viale obliquo diretto allo stradone ripuario del Tevere, e che la via Flaminia si ampliasse sino ad avere sezione di Metri 20 nel primo tronco lungo, a contare dalla Porta, circa Metri 180, ove una strada traversa fu aperta fino al fiume per opera di privati, che vi hanno cominciato a edificare. Ordinò pure che l’ampliamento debba cessare in quel punto, e terminare con una piazza circolare di Metri 25 di raggio, oltre la quale la via Flaminia debba mantenersi nel suo stato attuale. E il disegno del piano regolatore risponde esattamente alle indicate risoluzioni. Ma a completare il progetto, nel piano stesso si vede tracciato un borgo regolare fra la sinistra della Flaminia ed il fiume, fra le mura della città e il crocicchio della via dell’Arco Oscuro presso il luogo detto Papa Giulio. Questo quartiere avrebbe l’estensione di Ettari 18 e potrebbe contenere circa 9000 [p. 54 modifica]abitanti. La sua ragione di essere sta nel fatto, che la privata iniziativa l’ha trovato opportuno per la fabbricazione e parecchie nuove case sono state compiute o si stanno costruendo. La popolazione vi affluisce volentieri anche a diporto, e vari stabilimenti d’arte e d’industria hanno ivi dato origine ad un certo traffico. Che se, come si propone, e fu già accennato, il mattatoio e il campo boario si sposteranno un giorno da sopracorrente a sottocorrente del fiume, rispetto all’abitato, le altre case che sorgerebbero in sostituzione, legherebbero anche meglio il borgo alla città, mediante il lungotevere, che deve protrarsi oltre la passeggiata di Ripetta, munito di barriera daziaria. La Flaminia allargata, il lungotevere, alcune vie traverse, e un ponte che unirebbe la borgata agli stradoni della piazza d’armi sulla riva destra del Tevere, e così anche al quartiere in Prati di Castello, favorirebbero lo svolgersi del borgo Flaminio; anzi e questo borgo ed il quartiere in prati coopererebbero felicemente al reciproco vantaggio. La Commissione lo stima assai opportuno, e per sua parte l’approva.