Perchè non fu nessuno unqua più degno

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Epitaffi Letteratura Perchè non fu nessuno unqua più degno Intestazione 12 giugno 2023 75% Da definire

La bella cetra, che scolpita splende Nell'alme scuole della saggia Alfea
Questo testo fa parte della raccolta Epitaffi di Gabriello Chiabrera


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IV

PER IL SIGNOR JACOPO DORIA.

Perchè non fu nessuno unqua più deguo,
     Che si onorasse, però qui rimiri
     Tutto ripien di carraresi marmi.

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     Se chiedi quale ei fu, basta che io dica
     Jacopo Doria; che di nobil sangue
     Egli splendesse, che sovrani scettri
     Ei sovente mirasse in man de’ suoi,
     Ciascun sel sa; ma veritate ascolta
     Grande ad udirsi: così fatte doti,
     Onde l’umano ingegno è tanto altero,
     Non mai nel petto suo crearo orgoglio.
     Sempre a lui visse cortesia compagna;
     Ma la sozza avarizia ebbe in dispregio.
     Nol saperan tacer del bel Parnaso
     L’inclite ninfe. O scellerata Cloto,
     Maledetta tua man, per cui si estinse
     Di verace virtù sì chiaro lume,
     Quando erano fra noi l’ombre più folte.