Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/904

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[p. 254 modifica] il vedere scorrere il sangue de’ principi per mano de’ suoi soggetti. Di piú il potere era assai piú diviso, tanto colle baronie, signorie, feudi, ch’era il sistema monarchico d’allora, quanto colle particolari legislazioni, privilegii, governi, in parte indipendenti delle città o provincie componenti le monarchie. Cosí che il re, non trovando tutto a sua sola disposizione, e non potendo servirsi della nazione per le sue voglie, se non con molti ostacoli, le armate venivano ad esser necessariamente piccole; ed è cosa manifesta che, quando la signoria di una nazione è divisa in molte signorie, il signore di tutte, non può prendere da ciascuna se non poco e infinitamente meno di quello che prenderebbe s’egli fosse il signore immediato e se tutto dipendesse intieramente dall’arbitrio suo; cosa dimostrata dalla storia ed osservata dai politici. Ed anche per questo si stima nella guerra, come principalissimo vantaggio, l’assoluta padronanza di un solo, e la intera monarchia, come quella di Macedonia [p. 255 modifica]in mezzo alla Grecia divisa ne’ suoi poteri (il che però ne’ miei principii si deve intendere solamente nel caso che quelle nazioni combattute da una potenza dispotica non siano dominate da vero amor di patria o meno, se è possibile, di quella nazione soggetta al dispotismo. E tale era la Grecia ai tempi macedonici, laddove la sola Atene aveva una volta resistito alla potenza dispotica della Persia, e vintala. Perché, del resto è certo che un solo vero soldato della patria val piú di dieci soldati di un despota, se in quella nazione monarchica non esiste altrettanto o simile patriotismo. E appunto nella battaglia di Maratona, uno si trovò contro dieci, cioè diecimila contro centomila e vinsero). Sono anche note le costituzioni di quei tempi, le carte nazionali, l’uso degli stati generali, corti ec. come in Francia, in Ispagna ec., con che o la moltitudine faceva ancora sentir la sua voce o certo il potere restava meno indipendente ed uno e il monarca piú legato.