Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/888
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | 887 | 889 | ► |
qualunque modo per conseguenza necessaria del vero amor patrio (vedi in questo proposito, se però vuoi, l’Essai sur l’indifférence en matière de religion ch. X, dove discorre di proposito in questa materia, sebbene in senso opposto al mio, durante nove pagine della traduzione di Bigoni, cioè dalla p. 160 alla 169, ossia dal periodo che comincia: Ma questo non è tutto ancora. Quando i rapporti sociali ec., sino a quello che incomincia: Incedo per ignes. Egli trova anche una conformità di quest’ultimo costume nella moltitudine delle armate odierne, che fa derivare dalla nazionalità delle guerre di questi ultimi anni. Osservo però che questo derivò in principio dalla sola ambizione e dispotismo di Luigi XIV).
Conchiudo che l’indipendenza, la libertà, l’uguaglianza di un popolo antico, non solo non importava l’indipendenza, la libertà, l’uguaglianza degli altri popoli, rispetto a lui e per quanto era in lui, ma per lo contrario, importava la soggezione e servitú degli altri popoli, massime vicini, e l’obbedienza de’ piú deboli. E un popolo libero al di dentro era sempre tiranno al di fuori, se aveva forze per esserlo, e questa forza nasceva sovente dalla sua libertà. Nel modo stesso che un principe, per esser egli indipendente e libero e non aver legami né ostacoli alla sua volontà, non perciò lascia di tiranneggiare il suo popolo; anzi, quanto piú è geloso della sua libertà, tanto piú ne toglie a’ sudditi o a’ piú deboli di lui. Cosí, quanto