Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/860

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[p. 225 modifica] delle sue figlie, o piuttosto fino al crescere che queste fecero, e al separarsi da lei, perché per lungo tempo, siccome accade in tutte le lingue figlie, non si poterono considerare se non come parte di quella famiglia di lingue barbare contenute nella latina, smembrandosi questa e facendosi in brani, come il grande imperio della sua nazione, e contemporaneamente al di lui misero diflusso.

Del resto la lingua latina scritta ne’ primi veri e formati classici di essa fu ridotta a tale artifizio, squisitezza, tortuosità, intrecciatura, composizione, lavoro, circuito, tessitura di periodi, obliquità di costruzione ec., acquistò subito cosí stretta proprietà di modi, di frasi, di voci, proprietà inviolabile senza offesa formale della lingua, tanto precisa distinzione nell’uso de’ suoi sinonimi, ossia delle innumerabili voci destinate alla significazione delle nuances di uno [p. 226 modifica]stesso oggetto; che quella lingua contenne il piú di eleganza arbitraria che mai si vedesse, fu opera espressa dello scrittore piú che qualunque altra; abbisognò di sí