Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/843

Pagina 843

../842 ../844 IncludiIntestazione 12 dicembre 2012 100% Saggi

842 844


[p. 216 modifica] fosse allontanata dalla parlata molto piú che nel trecento (non però quanto oggidí), tuttavia la letteratura continuava ancora in grandissima relazione colle classi, se non volgari, certo non di professione letterata, e quindi anche passava agli stranieri. E ciò, parte perché la nazione conservava ancora un sentimento, uno spirito patrio, un’azione, una vita, e gli scrittori bastante libertà ed originalità; parte perché l’italiano che si parlava, era italiano ancora, [p. 217 modifica]piú o meno, e non barbaro, come oggidí, che volendo scrivere come si parla non si scriverebbe italiano, anzi appena si riuscirebbe a farsi intendere alla stessa nazione. Ed allora lo studio della lingua era piú diffuso e la letteratura parimente, e piú viva e in movimento; e maggiore il numero dei letterati di professione e degli scrittori buoni e di quelli che, senza esser letterati, aveano tanta letteratura quanta basta per essere buon lettore e per curarsi di leggere. E gli argomenti che si trattavano erano piú nazionali, piú importanti, piú nuovi,