Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/824

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[p. 206 modifica] e vantaggio suo, contuttociò con poco di raziocinio facilmente possa riconoscere la superiorità di altri individui della stessa specie e credere il mondo avere per fine la sua specie intera, e questa essere tutta la piú perfetta delle cose esistenti e l’apice della natura. Quindi parimente un popolo, un secolo (ho parlato e parlo degli uomini, e si può applicare proporzionatamente agli altri viventi) o qualche individuo in essi possono ben riconoscere la superiorità di altri popoli e secoli, perché le idee relative del bello e del buono sono però, almeno in gran parte, generali in ciascuna specie, quando non derivino da pregiudizi, da circostanze particolari o da alterazione qualunque di questa o di quella parte della specie, com’è avvenuto fra gli uomini, essendo alterata la loro natura, e diversamente alterata e quindi anche alterate le idee naturali e diversificate le opinioni ec.

Questo, dico, accade facilmente all’individuo umano, rispettivamente alla sua propria specie. Ma rispetto ad un’altra specie non