Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/776

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[p. 179 modifica] che ciò non sia piú necessario né lecito e giovevole né possibile, si può vedere in quello che ho detto della lingua latina.

E prima di partire da questo soggetto della ricchezza e copia e bontà generale e potenza delle lingue procurata principalmente dalla copia e varietà ed ingegno degli scrittori, osserverò che quella medesima superiorità di circostanza ch’ebbe la lingua greca sulla latina e che fu seguíta dall’effetto di restarle realmente e sempre superiore nella sostanza, l’abbiamo noi pure sopra tutte le altre lingue viventi e cólte. Perché, siccome la coltura della lingua greca e gli scrittori suoi incominciati assai per tempo abbracciarono lunghissimo spazio e il loro numero fu grande in ciascun tempo, e siccome in proporzione di questo spazio e di questo numero la ricchezza e varietà e potenza della lingua greca crebbe in modo che non poté [p. 180 modifica]mai essere agguagliata dalla latina; cosí la lingua italiana,