Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/775
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | 774 | 776 | ► |
portata dagli scrittori a quella somma perfezione a cui possa pervenire in ordine a tutte le altre qualità, (errore manifestissimo, ma lasciamolo passare). Nella ricchezza, copia e varietà nego che veruna lingua del mondo, o attuale o possibile, possa mai essere perfetta finché non muore. E ciò nasce che le cose ancora vivono sempre, e si modificano sempre novellamente e si moltiplicano le conosciute: ora una lingua non è mai perfettamente ricca, anzi perfettamente fornita del necessario, finch’ella non può esprimere perfettamente e convenientemente tutte le cose e tutte le possibili modificazioni delle cose di questo mondo. Sicché una lingua non avrà piú mestieri di accrescimento, allora solo quando o essa o il mondo sarà finito.
Quali effetti produca poi e quanto sia pericoloso il volere arrestare una lingua, come già perfetta, e lo scoraggirsi di accrescerla, per la persuasione