Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/697

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[p. 137 modifica] alleggerire con una diversa punteggiatura, come si è fatto da molti presso i latini, i quali pure ne avevano gran bisogno, tanto per la lunghezza de’ periodi talvolta, i quali si sono divisi col mezzo de’ punti, quanto massimamente e sempre per la qualità della loro costruzione. La detta perfezione prima o dopo quel secolo non si è mai veduta in nessunissimo stile né italiano né forestiero, dai latini in poi (dico quanto allo stile, non ai pensieri); nessun’altra nazione ci è pervenuta in veruno [p. 138 modifica]de’ suoi migliori secoli; e forse quello stesso maggior grado di perfezione che lo stile forestiero ha conseguito ne’ suoi secoli d’oro, non si troverà che fosse cosí universale negli scrittori nazionali di quel tempo, com’era la detta perfezione in Italia nel cinquecento.

Secondariamente il pregio letterario del cinquecento è meno