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[p. 17 modifica] a noi, alle nostre simpatie, antipatie ec.) sentendo dare lo stesso nome ad un’altra persona diversa da quella su cui ci siamo formati il detto tipo, noi concepiamo subito di quella persona un’idea conforme al detto tipo. E il nome può essere elegantissimo, e quella tal persona bellissima; se quel tipo è stato da noi immaginato e formato sopra una persona odiosa o brutta; anche quell’altra bellissima ci pare che di necessità debba esser tale: almeno troviamo una contraddizione tra il nome e il soggetto; o proviamo una ripugnanza a credere quel soggetto diverso [p. 18 modifica]da quel tipo e da quell’idea ec. Cosí viceversa e relativamente alle varie qualità dei nomi e delle persone. Ed anche da grandi, e dopo che l’immaginazione ha perduto il suo dominio, dura per lungo tempo e forse sempre questo tale effetto, almeno riguardo ai primi momenti e proporzionatamente alla forza dell’impressione ricevuta da fanciulli e dell’immagine concepita. Io da fanciullo ho conosciuto familiarmente una Teresa vecchia e, secondo che mi pareva, odiosa. Ed allora e oggi che son grande provo una certa ripugnanza a persuadermi che il nome di Teresa possa appartenere