Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4495
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* Μακαρίζω, εὐδαμονίζω, μακαριστέος ec. Noi non abbiamo che invidiare invidiabile ec. (e cosí i francesi porter envie, digne d’envie, ec.), voci assai dure e incivili. Piú umana, o per dir meglio, piú civile in ciò, come in tante altre cose, anche la lingua dei greci (26 aprile) Féliciter francese si accosta talvolta a μακαρίζειν, per metafora, specialmente nel senso reciproco.
* Ventare, sventare - ventolare, sventolare, ventilare (latino ventilo), venteggiare.
* Pargoleggiare ec. Vanare - vaneggiare. Per esser vano Vedi vaneggiare anche nel Petrarca, Tr. del Tempo: E vedrai ’l vaneggiar di questi illustri (26 aprile).
* Tinea (noi tigna), teigne, intignare ec. - tignuola. Vedi Forcellini
* Gringotter. Parlottare. Cantacchiare. Vezzeggiare. Bamboleggiare. Boursiller.
* Acutus da acuo, participio aggettivato, e non piú riconosciuto per participio. Argutus, cioè qui arguit; e participio aggettivato. Desolato per solo (uomo o luogo). Vedi Crusca, Forcellini.
* Parvulus, parvolo-pargolo. Pluvia, piova - pioggia.
* Pargolo è diminutivo. Pur è già antiquato, e nella prosa non si usa piú che il sopraddiminutivo pargoletto. Tanta è la tendenza del popolo a diminuire. Cosí in Toscana oggi non odi piú piccolo, ma piccino (27 aprile). In latino pusillus per l’antiquato pusus.
* Pina - pinocchio. Vedi Crusca. Innamoracchiare, innamorazzare, amoreggiare.
* Gravato per grave. Petrarca: L’aere gravato e l’importuna nebbia.
* Ci piace e par bella una pittura di paese, perché ci richiama una veduta reale; un paese reale, perché ci par da dipingerci, perché ci richiama le pitture. Il simile di tutte le imitazioni (pensiero notabile). Cosí sempre nel presente ci piace e par bello solamente il lontano, e tutti i piaceri, che chiamerò poetici, consistono in percezion di somiglianze e di rapporti, e in rimembranze (Recanati, 27 aprile 1829).
* Life-to live. E simili innumerabili.