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[p. 472 modifica] la natura ci avea posto in mano; e sebben falso in assoluto, era vero in relativo e pienamente sufficiente al suo fine, cioè insomma alla nostra esistenza perfetta secondo la nostra particolare essenza e quindi alla nostra felicità.

Ma bisogna ben intendere che cosa siano queste credenze ingenite, o vero istinto, e idee innate. Idee precisamente innate non esistono in alcun vivente e sono un sogno delle antiche scuole. La natura influisce sulle idee o credenze di qualunque animale, non ponendoci identicamente e immediatamente quelle tali idee e credenze, ma mediatamente, cioè disponendo l’animale e l’ordine delle cose relativo a lui, in tal maniera, che l’animale si determini naturalmente a credere questo e non quello. Cosí che la credenza non è neppur essa determinata primitivamente, non piú della volontà, ma deve anch’essa determinarsi prima di determinare la volontà. Ma come le azioni o determinazioni della volontà sono naturali quando vengono da credenze naturali, cosí le credenze o determinazioni dell’intelletto sono naturali quando sono conformi al modo in cui la natura avea disposto e provveduto che l’intelletto si determinasse; cioè ai mezzi di credenza che