Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4095
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* Diminutivi greci positivati κυψέλη-κυψελίον, κυψελὶς ίδος. Vedi Scapula e Luciano in Lexiphane, p. 2 (29 maggio 1824).
* Il tale rassomigliava i piaceri umani a un carcioffo, dicendo che conveniva roderne prima e inghiottirne tutte le foglie per arrivar a dar di morso alla castagna. E che anche di questi carcioffi era grandissima carestia, e la piú parte di loro senza castagna. E soggiungeva che esso, non volendosi accomodare a roder le foglie, si era contentato e contentavasi di non gustarne alcuna castagna (30 maggio, domenica, 1824).
* Rassomigliava qualunque (comparava ogni) piacere umano a un carcioffo dicendo che ne bisogna rodere e trangugiare tutte le foglie volendo arrivare a dar di morso nella castagna, e che di questi carcioffi è carestia grandissima, ed anche la maggior parte di loro è sole foglie senza castagna. E soggiungeva che esso, non si potendo accomodare a ingoiarsi le foglie ec. (31 maggio 1824).
* Ἔτι γὰρ τοῦτό μοι τὸ λοιπὸν ἦν, ci mancherebbe questo. Idiotismo comune al greco e italiano. Luciano, Opera, 1687, t. I, p. 787, init. Vedi Crusca e Forcellini in supersum se hanno nulla. – παρ' ὅσον in quanto che. Vedi Luciano, ib., 786 e lo Scapula ec.; modo pur comune, e del quale o cosa simile ho detto anche altrove (31 maggio 1824).
* Diminutivi positivati. Vedi Creuzer, Meletemata e Disciplina antiquitatis, Lips., 1817, sqq., parte III, p. 112, lin. 28, p. 130, lin. 23-24, dove però s’inganna quanto al supporlo necessario, perché non sempre