Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3751

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[p. 149 modifica] osservata e conservata la proprietà delle parole e dei modi ec. Cioè l’uso loro esser totalmente e sempre, o quasi totalmente e quasi sempre, o piú e piú spesso che [p. 150 modifica]nell’altre lingue illustri, e in assai maggior numero di parole e modi ec., conforme al significato ch’essi ebbero da principio nella lingua e ne’ primitivi scrittori italiani, ed anche alla loro nota etimologia, ed al senso ed uso ch’essi ebbero nella lingua onde alla nostra derivarono, cioè massimamente nella latina, madre della nostra. Certo la proprietà latina nell’uso e significato delle parole e dei modi (siccome la forma, lo spirito ec. della latinità, della dicitura latina, il modo dell’orazione in genere, del compor le parole, dell’esporre e ordinar le sentenze, dello stile ec. ec. E quanto a queste cose, anche in ordine alla lingua greca l’italiano illustre è la lingua piú simile ch’esista ec. ec.) è molto meglio e in assai maggior parte conservata nell’italiano veramente illustre, per insino al dí d’oggi, che in alcun altra lingua; e forse piú nell’italiano illustre degli ultimi nostri buoni scrittori, che nel linguaggio de’ piú antichi e migliori scrittori francesi, spagnuoli ec. (21 ottobre 1823).


*    Diminutivi positivati. Novello, nouveau, Novella, rinnovellare ec. ec. Vedi il Forcellini in Novellus (quasi iuvenculus) e i derivati sopra e sotto la detta voce: gli spagnuoli ec. (22 ottobre 1823).