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[p. 424 modifica] come per lo contrario è provato che l’uomo senza società non ha per natura o istinto nessuna idea di religione e non ne ha verun bisogno, tutti i suoi doveri non riguardando che se stesso, ed avendo il loro immobile fondamento nell’istinto che lo porta ad amarsi e conservarsi (2 dicembre 1820).


[p. 425 modifica]*   Sostengono come indubitato che l’uomo è perfettibile: vale a dire ch’egli può perfezionare se stesso, perfezionar l’opera della natura. Considerate il sistema materiale del mondo, tanto nelle minime che nelle massime cose, tanto nell’organizzazione di un animale appena visibile, quanto nell’ordine degli astri, e voi troverete da per tutto un artifizio, una sapienza, una maestria tale, che non solamente non si può perfezionar nulla di quanto la natura ha fatto, non solamente non vi si può né aggiungere né levarne cosa alcuna né alterare in nessun modo senza guastare, ma quando anche noi avessimo quella stessa potenza di fare che ha avuto la natura, non c’é uomo d’ingegno cosí sottile e profondo e sublime che fosse capace, non dico di condurre a termine, ma di concepir solamente un piano cosí magistrale, cosí minuto, cosí strettamente legato insieme e corrispondente, cosí perfetto in ogni menomissima parte, come quello che vediamo eseguito dalla natura. Io dunque dico all’uomo,