Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3709
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(e vedi il glossario). Perché dunque non conviene egli che, per esempio, scivi scitum non sia di scisco, ma di scio, ch’è pur verbo ab omnibus usurpatum? che suevi suetum non sia di suesco, ma di sueo, benché questo a nemine sit usurpatum? Del resto, il trovarsi pure revivo, conferma la mia sentenza che tutti i verbi in sco sieno fatti da un altro analogo, sebbene non sempre noto; e il vedere che revivisco fa revixi e revictum (dimostrato da revicturus, se questo non è di revivo), come appunto revivo, conferma che i perfetti e supini de’ verbi in sco, se gli hanno, sieno sempre tolti in prestito da’ verbi originali, e non mai loro propri, o ch’essi mai non gli ebbero (ma nosco, per esempio, ebbe il supino suo proprio noscitus, come a pagg. 3688-3690) o che gli hanno perduti. Sebbene non vi era bisogno di revivo a mostrar tutto questo nel nostro caso, bastando che vi fosse, e fosse noto, il verbo vivo, da cui a dirittura, senza revivo, o da vivesco (che vien da vivo) per composizione, poteva ben esser fatto il verbo revivisco, e forse e’ lo è in effetto.
Del resto, sí revivisco, sí l’analogia (perché l’e nella desinenza de’ verbi in sco non ha luogo s’e’ non son fatti